«AnimalCortile», la solidarietà nata da quei quattro amici al bar

«Aiutare gli altri è il modo migliore per impiegare il nostro tempo libero»Con pochi mezzi e tante idee, un gruppo di ragazzi di Gandino si impegna nel sociale

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10/04/2007
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AnimalCortile ha confezionato abiti per il Carnevale di Gandino

È una sera infrasettimanale come molte altre al bar Centrale di Gandino: nel tavolo in un angolo alcuni ragazzini fanno passare un foglio con i loro nomi per segnare i presenti. Hanno deciso di creare un gruppo quasi per gioco: la ventina di ragazzi della Val Gandino che ha costituito l’”Animal-Cortile” ha iniziato così, senza una sede, ma con tante idee.

«ABBIAMO DECISO di chiamarci così perché siamo degli animali... - scherza Alma, il referente del gruppo - e poi perché siamo partiti dall’animare il cortile dell’Oratorio di Gandino fino ad aprirci ad altre esperienze ». In effetti il gruppo, pur mantenendo i contatti con la parrocchia del paese, se ne è distaccato nell’estate del 2003: inizialmente costituito da una decina di ragazzi tra i 15 ed i 21 anni si è poi ampliato alla ventina di presenze fisse, impegnate su diversi versanti. «Abbiamo iniziato con il confezionare abiti per il Carnevale di Gandino per poi spostarci ‘all’estero’ per organizzare un pomeriggio con giochi e balli di gruppo per i 100 bambini tra i 6 ed i 10 anni dell’Associazione Airone di Azzano San Paolo, che si occupa delle adozioni di ragazzini dell’est Europa». Attività che vanno avanti solo grazie alla profonda forza di volontà dei ragazzi del gruppo che aiutano ogni anno anche la parrocchia di Gandino con il progetto “Mato Grosso”: «Lo scorso anno, armati di carrelli della spesa, abbiamo suonato tutti i campanelli per raccogliere denaro e generi alimentari da destinare alla missione». Un curriculum decisamente lungo nonostante AnimalCortile sia di giovane costituzione: ha infatti partecipato alle diverse iniziative proposte dalla Pro Loco, tra cui Gustar Gandino, in cui ha gestito i punti di ristoro, oltre che a quelle proposte da varie cooperative sociali, tra cui “Il Sentiero” di Longuelo, che si occupa dell’assistenza e dell’animazione per gli adulti disabili. Il gruppo ha inoltre il merito di aver promosso l’i ni zi at iva dell’Associazione “Mago Sales” di Torino per il disarmo dei bambini soldato: l’otto dicembre scorso, infatti, i ragazzi hanno raccolto offerte per il progetto e le armi giocattolo di tutti i bambini di Gandino, regalando in cambio una bacchetta magica ed un attestato di collaborazione al progetto per sensibilizzare in maniera originale la popolazione su una tematica estremamente delicata.

«SIAMO SOLO dei ragazzi che hanno deciso di impegnarsi nel sociale perché pensavamo che fosse il miglior modo per occupare il nostro tempo» dicono Francesca ed Alessandro. Ma non per tutti è così. «Ho alle spalle una situazione difficile - afferma Alma, sorridendo - i miei hanno divorziato quando ero piccolo e l’aiuto più grande che ho ricevuto è stato quello dei volontari all’Oratorio di Gazzaniga: so che ho ricevuto tanto e che posso dare a mia volta lo stesso, ecco perché mi sono impegnato in questo progetto». Si potrebbe continuare ancora per molto la descrizione delle prossime iniziative, ma le parole pronunciate da uno di loro, «cittadinanza attiva», racchiudono il senso del loro operato: dei ragazzini che vogliono, come possono, migliorare la realtà in cui vivono, per far sorridere e poter sorridere a loro volta.

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