Architettura

Mappa del centro storico

Numerose sono le testimonianze architettoniche medievali e rinascimentali che ancora oggi si possono osservare. Lo stesso impianto urbanistico risale a quel periodo. Si conservano ancora, fra l’altro, tratti delle antiche mura difensive con le relative torri di guardia del tutto ultimate nei primi decenni del XVI secolo. Restano oggi le torri di Porta Pomaro (via IV Novembre), di Porta Lacca (via Matteotti) riconducibili al XV secolo e la Torre Presti (interna al borgo). Purtroppo delle sette porte che davano accesso al borgo è rimasta la sola porta di Piazza, rimaneggiata; le altre sono state demolite nel secolo scorso per agevolare il traffico veicolare.
Segno forte nel tessuto edilizio sono le numerose chiese sorte fra il XV e il XVIII secolo: tra tutte emerge la monumentale basilica seicentesca, dedicata a Maria Assunta, fulcro e apice delle molteplici testimonianze d’arte. Il nucleo urbano, con strade ad andamento irregolare, è compatto con cortine edilizie sobrie, rotte dai bei portali che si aprono sugli androni. E’ verso l’interno che l’architettura si fa espressiva con il gioco ripetuto dei loggiati ad arco o rettilinei, dei porticati, per lo più esposti a sud. I grandi palazzi, a forma lineare, hanno ampie logge che disimpegnano i locali di residenza, spesso impreziositi da monumentali camini in arenaria.
L’architettura minore, di connettivo, utilizza spesso il legno come soluzione strutturale verticale ed orizzontale.

La ricchezza di Gandino interessa un numero consistente di edifici nobili e no come il palazzo Motta, Testa, Ongaro, Rudelli, Savoldelli per non citarne che alcuni. Non è raro il rinvenimento di opere d’arte significative anche in edifici umili ed è affascinante recuperare, sia pure lentamente, quei valori fondanti dell’architettura moderna di cui hanno tanto parlato Giuseppe Pagano e Guarniero Daniel, partendo proprio da Gandino.

 

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Ultima modifica: 

01-05-2015