Addio a Gandino? Solo un “arrivederci”

RISPOSTA ALLA LETTERA DI UN TURISTA

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Data pubblicazione: 

26/08/2005
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A seguito della pubblicazione sul Vostro stimato giornale (edizione del 5 agosto us), nella rubrica "Lettere", della missiva del signor Enrico Baldelli di Misinto (MI) con il titolo "Gandino e i divertifici montani", corre l’obbligo alla scrivente Pro Loco Gandino di offrire ai lettori alcune considerazioni che riteniamo utili e costruttive.

Non si tratta, come alcuni vorranno credere in maniera sbrigativa, della consueta reazione piccata e orgogliosa di chi ritiene che qualsiasi critica non abbia ragione di esistere oppure sia di per se stessa fuori luogo.

La Pro Loco Gandino ha per statuto e spirito costitutivo lo scopo di valorizzare e promuovere tutti gli aspetti turistici e ricreativi connessi al proprio comune e per questo qualsiasi osservazione risulta preziosa in quanto è comunque indicativa di come i turisti percepiscano quanto Gandino offre a chi gli dedica una visita o comunque attenzione. Le note del signor Baldelli sottolineano aspetti diversi, sia per quanto riguarda le strutture, sia per quanto concerne gli eventi e le manifestazioni culturali, sportive e ricreative. Su questo secondo aspetto ci sembrano ingenerose le critiche mosse al carnet "Estate a Gandino 2005" cui fa riferimento con un’indagine statistica forse superficiale: in effetti si tratta di un’elencazione di appuntamenti che ha il solo scopo di offrire al turista e ai gandinesi una panoramica dei vari appuntamenti, segnalando soltanto data e orario in uno sforzo di sintesi estrema.

Basti pensare che ad inizio luglio vi è soltanto l’indicazione "In Secula 2005": ebbene in questi tre giorni Gandino ha proposto la Corsa delle Uova (sagra originalissima, con frittata in piazza e serata danzante), la Rievocazione Storica (oltre duecento figuranti con costumi medievali, sfilata, rappresentazione e il centro storico illuminato da suggestive fiaccole) la premiazione dei cittadini Benemeriti, la degustazione gratuita di prodotti e vini tipici, il concerto del Civico Corpo Musicale sul sagrato, le visite alla Basilica, ai Palazzi Storici e al Museo. E (seppur non di stretto ambito turistico) in quei giorni è stata inaugurata la Nuova Casa di Riposo ed è stata posata la prima pietra del nuovo Oratorio. Questo per sottolineare e rendere merito a una comunità viva che opera attraverso un numero incredibile di associazioni che la Pro Loco Gandino ha l’onore (e a volte l’onere) di coordinare, anche grazie a una specifica convenzione con l’Amministrazione Comunale.

Gandino propone in un anno centinaia di eventi importanti, a volte legati a celebrazioni liturgiche (e perché mai questa tipicità non dovrebbe essere valorizzata al di là di qualsiasi motivazione di fede?) ma molto più spesso di carattere ricreativo e sportivo. Un turista può arrivare a Gandino per il Corpus Domini o la processione dell’Addolorata, ma può venire anche per sciare (pista da fondo della Montagnina omologata di 7,5 chilometri), per volare (scuola volo di parapendio di livello nazionale) oppure per arrampicare (palestra artificiale di arrampicata sportiva, falesie attrezzate a Fontanei, gara nazionale di Boulder). Ci si può divertire in bicicletta (gara nazionale di Bike Trial e splendidi percorsi su Monte Farno e Valpiana) e tranquillamente passeggiare nella natura. Non manca il tennis (campo sintetico coperto d’inverno) e neppure le bocce (campo coperto omologato). Questo soltanto per il carattere sportivo. Non mancano le varie sagre: in pratica da giugno sino a settembre si può cenare all’aperto praticamente ogni sera: festa dell’Oratorio, Festivalgandino, Ciranfest, Ferragosto al Farno, Settemberfest. Senza dimenticare che analoghi corposi eventi vengono organizzati a Leffe, Peia, Cazzano e Casnigo. Vogliamo citare poi la Sagra Nazionale degli Uccelli da richiamo, le Moto d’Epoca, le Rassegne teatrali, i Concerti Gospel, la Fiera di San Giuseppe o altro ancora?

Non mancano nemmeno i "nomi illustri": i Dik Dik hanno proposto un concerto importante, lo scorso anno arrivarono i Nomadi, il grande arrampicatore Manolo ha tenuto una conferenza e a marzo (tanto per citare) anche don Mazzi è stato ospite di Gandino.

Per dicembre (è un’anteprima) non è escluso l’arrivo di Eugenio Finardi o Angelo Branduardi.

Insomma: Gandino propone eventi di rilievo (durante tutto l’anno) e con una continuità invidiabile. Il problema (e questo è il secondo aspetto toccato dalla lettera) è quello di una crescita complessiva della mentalità turistica del paese e dei servizi che riesce a offrire.

Forse l’onda rampante del tessile anni ’60 -‘70 ha impegnato risorse nell’ambito dell’industria e bloccato di fatto uno sviluppo concreto e ampio della ricettività turistica.

Si tratta di allargare la riflessione in questo senso, altrimenti si rischia di avere una stretta dipendenza fra gli eventi e la fruibilità del paese: se in paese non c’è un "richiamo" il paese non offre da solo occasioni di svago anche semplicemente commerciale.

Su questo si deve lavorare e ne siamo consapevoli, al punto da promuovere un apposito progetto ("Oltre il tessile") e un convegno a metà giugno, legato all’inaugurazione della nuova Area Sosta per i Camper (altra novità del 2005). In quell’occasione la piazza di Gandino si è trasformata in una grande pizzeria… Ci sarebbe poi una nota doverosa per l’aspetto economico che a volte pregiudica iniziative maggiori oppure una serena riflessione sul fatto che Gandino è probabilmente votata nel breve periodo ad essere meta per un turismo "da fine settimana" (assolutamente d’attualità). Per tutte le considerazioni di cui sopra spiace leggere l’amara conclusione del signor Baldelli che si dice pronto a "dare l’addio a Gandino", che da queste pagine crediamo vorrà comprendere il nostro impegno sentito e appassionato e soprattutto apprezzare un cordiale arrivederci.

Il Presidente, Lorenzo Aresi

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