Gandino, chiusa 20 giorni la «Strada dei monti»

Dopo la frana di sabato scorso, saranno posizionate barriere di contenimento.
Si auspica un aiuto regionale

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Data pubblicazione: 

05/07/2016
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La zona della frana a Gandino

Resterà chiusa per almeno una ventina di giorni a Gandino la «Strada dei monti» verso Valpiana e il rifugio Malgalunga, a seguito dello smottamento verificatosi sabato scorso poco a monte della località «Tiro al bersaglio», dove il tracciato sale in quota dopo aver attraversato gli opifici del Fondovalle.
Ieri si è svolto un summit sul posto con il vicesindaco di Gandino, Maurizio Masinari, il responsabile dell’ufficio tecnico, Mario Sugliani, l’incaricato dell’Ufficio territoriale della Regione Mauro Fenice e il geologo Sergio Ghilardi dello Studio Gea, estensore del piano di messa in sicurezza (oltre 2.250.00 euro di impegno) proprio dell’area di Valpiana. «I tecnici – spiega Masinari – hanno confermato la criticità della situazione a monte, dove il verificarsi dello smottamento ha svuotato alla base un tratto di strada, con pericolo di ulteriori cedimenti. Per questo motivo da subito verranno posizionate delle barriere di contenimento in cemento ( new jersey ad altezza maggiorata) che eviteranno a ulteriori smottamenti di raggiungere la carreggiata, come avvenuto sabato. In una seconda fase si provvederà in alto, in località Clusven, ad asportare l’attuale sede stradale per circa 20-30 metri, posizionando una banchina in calcestruzzo ancorata a monte, che consenta il transito in sicurezza. Tutto sarà accompagnato da una regimentazione controllata dello scolo delle acque, per non insidiare di nuovo la scarpata».
La notizia dell’intervento immediato è positiva, ma è destinata a creare disagi nel breve periodo, data la coincidenza con l’estate che vede salire verso Valpiana escursionisti, proprietari di seconde case e alpeggiatori. «L’ordinanza di chiusura resta in vigore. La sicurezza del transito e l’incolumità delle persone - sottolinea Masinari – sono prioritarie. Contiamo di veder riconosciuta la somma urgenza dei lavori in quanto a monte della zona critica ci sono quattro famiglie residenti, compreso un agriturismo».
Una prima stima ipotizza in circa 50.000 euro l’entità dei lavori necessari, che dovrebbero essere per l’80% a carico della Regione. 

Autore: 

Giambattista Gherardi

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