“Varcarono i mari… verso l’Argentina”

Le Suore Orsoline di Gandino

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Data pubblicazione: 

24/09/2004
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Cinquant’anni fa, agli inizi di luglio del 1954, giungevano in Argentina le prime tre religiose della Congregazione delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino, fondata nel 1818 da don Francesco Della Madonna.
Protagoniste di una grande avventura missionaria di fede e carità furono la gandinese Madre Rosita Della Torre, suor Patrizia Bonazzi e suor Cirilla Bertasa, che partirono via mare da Genova. Si stabilirono a El Zapallar, nella regione del Chaco. Le tre suore aprirono subito una scuola materna e una scuola di lavoro per le ragazze, aiutarono in parrocchia e attivandosi per le visite agli ammalati e agli anziani del paese e del contado. Nel 1958 fu posta la prima pietra di un collegio. La missione si allargava a macchia d’olio e da Bergamo giunsero altre religiose, fra cui Suor Maddalena Tomasini sempre di Gandino.
Nel 1963 venne acquistata una casa a Buenos Aires per il noviziato. Nel 1967 e negli anni successivi si aggiunsero l’impegno fra gli ammalati in un ospedale e nelle case e l’aiuto ai sacerdoti nelle varie chiese e parrocchie. Sorsero negli anni altre case nell’immensa Pampa, a Buenos Aires, Cordoba e Formosa. Giungono anche riconoscimenti pubblici alle suore, considerate «cittadine illustri» per le opere realizzate. Da due anni, per problemi di salute, madre Rosita, oggi novantacinquenne, è nella casa madre di Gandino, insieme a suor Patrizia, mentre Suor Cirilla è rimasta in Argentina.
Riportiamo di seguito un ricordo redatto per l’occasione da Suor Rosita e Suor Patrizia e inviato dalle Suore Orsoline in Argentina. Dal 26 ottobre 2002 siamo tornate in Italia a Gandino, la culla e il cuore del nostro istituto, per trascorrere nella preghiera e nel lavoro gli ultimi anni della nostra vita.

Ci sentiamo oggi missionarie a pieno titolo, perché il nostro cuore è sempre in Argentina, la terra amata in cui abbiamo vissuto gli anni più belli e fecondi della nostra esistenza, donando tutte le nostre energie per il regno di Dio. Ora continuiamo a donare noi stesse nel silenzio, nell’offerta, nella preghiera, con la certezza che il Signore porterà a compimento l’opera da Lui iniziata.
Siamo contente nel sapere che si stanno facendo i preparativi per celebrare il 50° anniversario del nostro arrivo nel Chaco di Argentina. Noi ringraziamo con tutto il cuore il Signore, per averci scelte e “seminate” come piccoli chicchi di grano in una terra lontana e benedetta, l’Argentina, per averci sempre accompagnate con la sua luce e la sua forza in ogni situazione e per averci fatto incontrare tanti fratelli e sorelle, che portiamo ancora nel cuore con i loro volti e i loro nomi, con tanto affetto e riconoscenza. Noi tre “fondatrici” della missione delle Orsoline in Argentina siamo diverse per doti e temperamento: suor Rosita era ricca di doti e un po’ timida, suor Patrizia aveva coraggio ed era sempre piena di iniziative; suor Cirilla aveva solo 24 anni, non aveva ancora emesso i voti perpetui, ma si lasciava docilmente formare dalla fatica e dalle circostanze, fino a diventare anche lei forte come un “lapacho”. Eravamo molto unite tra noi: «Tre in uno», diceva la gente.
Certamente in quel 1954 ci saranno state persone più capaci di noi per compiere una così grande e bella missione, ma il Signore si è voluto servire di noi, serve inutili, piccole e povere, per compiere il suo progetto d’amore in Argentina. È Lui che ha fatto tutto, e noi lo ringraziamo. Bisogna proprio fidarsi del Signore! Vogliamo ringraziare il popolo di Gral San Martín (allora El Zapallar) che ci ha accolto con fiducia e amore, ci ha sentite come sorelle e mamme. Non ci è mai mancato il necessario. All’inizio, quando eravamo veramente povere, le signore del paese ci portavano pane, “empanadas”, frutta, dulce de mamon, ci aiutavano a imparare la lingua, perché avevamo il libro di castellano ma non avevamo il tempo per studiare. La signora della panaderia di El Zapallar ci diede gratuitamente per un anno intero il pane, che noi condividevamo con i poveri. Ringraziamo le sorelle Orsoline, italiane e argentine, che hanno condiviso con noi la missione, così pure i religiosi, in particolare i Dehoniani, e le religiose di altri istituti, soprattutto le Suore Francescane del Colegio di Itatí a Resistencia, che ci hanno sostenuto nelle grandi difficoltà degli inizi.
Ringraziamo le autorità religiose e civili e tutte le persone che abbiamo incontrato nel Chaco, a Buenos Aires, a Cordoba. In Argentina abbiamo lavorato, sofferto, gioito; abbiamo imparato ad essere veramente donne consacrate totalmente a Dio, facendo esperienza quotidiana di quello che avevamo soltanto letto sui libri e nelle storie dei santi: la carità verso tutti. E siamo felici di aver risposto il nostro “sì” alla chiamata di Dio, che ci ha dolorosamente strappato dalla nostra famiglia, dagli amici, dalla patria, dalla nostra cultura per prepararci in Argentina “il centuplo” da Lui promesso nel vangelo a quelli che lo seguono.
Noi oggi continuiamo ad essere fiaccole ardenti davanti al Tabernacolo e alla Vergine Maria Immacolata per il popolo argentino e per le sorelle rimaste a continuare l’opera di Dio. Durante i festeggiamenti sentiteci presenti in mezzo a voi nella gioia e nel rendimento di grazie.

Autore: 

Suor Rosita e Suor Patrizia

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