Tutti gli inni... portano a Gandino

IL CENTENARIO DELL’ ATALANTA

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Data pubblicazione: 

06/04/2007
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Nel corso del 2007 l’Atalanta festeggia i cento anni di vita.
La società neroazzurra ha organizzato una serie di iniziative celebrative e una particolare attenzione è stata riservata agli inni composti in epoca passata e recente per inneggiare alla squadra. Curioso notare che tutti gli inni... portano a Gandino, per una serie di coincidenze che vediamo di riassumere.
Nel 1984 il calciatore Marino Magrin incise il 45 giri “Forza Atalanta” con l’orchestra Enzo & Beppe e soprattutto il coro dell’Atalanta Club Valgandino. Artefi ci di quell’iniziativa nata per una semplice e cordiale amicizia furono Enzo Conti (presidente del Club), Beppe Guerini (musicista), il maestro Alessandro Poli di Fiorano (compositore) e ovviamente Marino Magrin. Il disco accompagnò l’Atlanta alla promozione in serie A e ancor oggi è inno ufficiale della squadra neroazzurra, come riportato sul sito atalanta.it.
Un nuovo “inno” è arrivato a inizio marzo nei negozi (in Val Gandino presso l’edicola New Day di Cazzano S.Andrea): “Cento! Cen-to! Cen-to!” . E’ cantato dal Bepi, il “rocker dialettale” di Rovetta da sempre legato ai colori neroazzurri. Il disco è stato registrato a Gandino (ecco la coincidenza) presso la Prismas House di via Innocenzo, di fatto lo studio di prova e registrazione del Bepi e del suo gruppo, i Prismas.
Partecipano al cd atalantini di ieri (Magrin, Magnocavallo, Carrera, Bonacina) e di oggi (Rivalta, Defendi, mister Colantuono, Loria, Migliaccio, Bellini e soprattutto Cristiano Doni). Gli atalantini sono saliti a Gandino fra gennaio e febbraio e non manca nemmeno la voce di Elio Corbani, celeberrimo giornalista che nel 1979 certifi cò la fondazione del Club Valgandino. Una terza coincidenza riguarda invece un inno composto all’inizio degli anni ’60 da Piero Focaccia. Si trattava e si tratta di un cantante molto affermato, che ha portato alla ribalta motivetti popolari come “Stessa spiaggia, stesso mare” (1963) e “Permette signora” (1970).
Di quella rara incisione anche gli storiografi ufficiali del Centenario avevano perso le tracce, sino a quando il gandinese Antonio Torri non l’ha recuperato in fondo al classico cassetto, per la gioia soprattutto del nipote Giorgio, che ha volentieri posato con papà Luigi e zio Antonio per una foto... neroazzurra. Il disco sarà inviato a Bergamo per la Mostra del Centenario Neroazzurro del prossimo autunno.

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