Tornano all’antico splendore 10 dipinti delle chiese gandinesi

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Data pubblicazione: 

24/02/2006
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1984
Pala di San Nicola – Chiesa di Santa Croce Gandino.
Ritratto di Papa Innocenzo XI – Gandino, Museo della Basilica

Importante serata di arte e musica sabato 18 febbraio a Gandino, teatro la Basilica di Santa Maria Assunta: in un concerto inaugurale sono stati presentati 10 dipinti restaurati di recente e di proprietà della Parrocchia. I dipinti provengono dalla dotazione della Basilica stessa, dal Museo di Arte Sacra di Gandino e dalle chiese di San Giuseppe e Santa Croce.

Dalla chiesa di San Giuseppe provengono 3 grandi teleri del XVII restaurati grazie ad un importante contributo della Fondazione Bergamasca Onlus che ha fornito il 50 % del sostegno economico necessario. Due dei tre dipinti sono normalmente ubicati sulla parete destra della chiesa secondo il modello delle grandi quadrerie venete e rappresentano MOSE’ SALVATO DALLE ACQUE e TOBIA CHE BENEDICE IL FIGLIO. Il terzo dipinto corona invece con la sua forma di lunetta l’importante compianto cinquecentesco conservato nella chiesa e raffigura LA SINDONE E ANGIOLETTI CON SIMBOLI DELLA PASSIONE. I restauri sono stati effettuati dal laboratorio "Restauro e Antichità" di Bergamo.

Dalla chiesa di Santa Croce, provengono ben 5 dipinti presentati durante la serata. Il principale è la pala dell’altare di San Nicola da Tolentino che rappresenta SAN NICOLA DA TOLENTINO, SAN NICOLA DA BARI, SAN VINCENZO FERRERI E SAN FRANCESCO D’ASSISI ed è stata restaurata grazie anche al contributo della Provincia di Bergamo.

Due sopraporta ubicati normalmente sull’altare maggiore sono poi stati restaurati dalla Parrocchia di Gandino e rappresentano un EPISODIO DELLA VITA DI SANT’ALESSANDRO e L’IMPERATORE COSROE PORTA LA CROCE DI GESU’. Esecutore di questi restauri il laboratorio "Villa restauri" di Bergamo.

Dalla stessa chiesa provengono due piccoli dipinti restaurati in precedenza che rappresentano SAN LUIGI GONZAGA e IL SANTISSIMO SACRAMENTO. Tutti i dipinti risalgono ai secoli XVII e XVIII.

Due opere provengono invece dal Museo della Basilica, entrambe restaurate in occasione di due importanti mostre, come accennato in precedenti articoli.

La prima è il RITRATTO DI PAPA INNOCENZO XI pontefice di origini gandinesi (la madre era una Castello di Gandino) e restaurato grazie al contributo della Fondazione "Bergamo della Storia" in occasione della mostra "Incanto di tessuti".

La seconda è il RITRATTO DI ELISABETTA ALBERTI opera risalente al 1870 del maestro gandinese Ponziano Loverini e restaurata in occasione della mostra dedicata al pittore nel 2004, nell’ambito delle celebrazioni loveriniane. Entrambi i dipinti sono stati restaurati dal laboratorio "Antonio Zaccaria" di Bergamo.

Sicuramente di grande interesse la presentazione al pubblico del dipinto "CIRCONCISIONE DI GESU’" realizzato dal pittore napoletano Pietro Mango nel XVII secolo, che sarà ricollocato all’Altare della Circoncisione da cui era stato rimosso nel 1962 per sostituirlo con un dipinto del pittore gandinese Pietro Servalli rappresentante l’ultima cena con il Sacro Cuore Eucaristico.

La "Circoncisione" era stata conservata fino ad oggi nel Museo della Basilica. La ricollocazione nello spazio originale è stata accompagnata da un’opera di pulitura del quadro e ha consentito di ricostituire il ciclo pittorico dedicato all’infanzia di Gesù da ben quattro imponenti teleri della Basilica che rappresentano rispettivamente la Nascita, l’Adorazione dei Magi, la Circoncisione e la Fuga in Egitto.

La serata di presentazione dei dipinti è stata coordinata da Silvio Tomasini, mentre la prof.ssa Maria Elena Nardari, storica dell’arte, ha dato una lettura teologico – iconografica dei dipinti restaurati.

La serata è stata allietata dal concerto del COMPLESSO D’OTTONI DELL’ISTITUTO MUSICALE G. DONIZETTI DI BERGAMO, formazione di circa 20 elementi che ha eseguito tra gli altri brani di Monteverdi, Bach, Puccini, Gabrieli, Hazzel, Bird, Mussorgsky.

Unanimi consensi e applausi per il brano d’esordio, l’aria "La ti darem la mano" tratta dalla celeberrima opera "don Giovanni" in omaggio al grande W. A. Mozart nell’anno di celebrazioni a lui dedicate. Dello stesso Mozart è stato eseguito un brano tratto dal Requiem per soli tromboni.

L’ensemble era diretto dal maestro prof. Ermes Giussani.

L’organizzazione della serata è stata curata dal Gruppo Amici del Museo.

Una particolare menzione per gli enti pubblici e i privati che hanno sostenuto le iniziative di restauro: la Fondazione della Comunità Bergamasca onlus, la Provincia di Bergamo, la Fondazione "Bergamo nella Storia".

Sentiti ringraziamenti per la professionalità e la preziosa supervisione alla Soprintendenza ai Beni Artistici di Milano nella persona della dott.ssa Amalia Pacia, nonché alla Pro Loco Gandino e alla che ha patrocinato la serata inaugurale.

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