PGT: prove tecniche di... fusione tra i 5 Comuni della Valgandino

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04/12/2009
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Non faranno il Comune unico (se, come in Val di Scalve ha detto il Presidente di quella Comunità, non verrà… imposto) ma intanto fanno prove tecniche di fusione. E non su servizi marginali.
I 5 Comuni della Valgandino ci provano. Si sono incontrati nei giorni scorsi: c’era il Sindaco di Casnigo Giuseppe Imberti, di Gandino Gustavo Maccari, di Leffe Giuseppe Carrara, per Cazzano l’On. Nunziante Consiglio e per Peia Santo Marinoni. Ognuno si è portato il suo tecnico incaricato di redigere il PGT. Hanno deciso di mettere insieme il lavoro per alcuni settori.
I 5 della Valgandino faranno insieme un unico Piano del Commercio. Insieme faranno il Piano dei Servizi. Insieme faranno il Piano delle Regole (ex Norme tecniche di attuazione). E poi una “legenda” uguale per tutti, in modo che tutti i cittadini dei 5 Comuni possano “leggere” le carte in un’unica… lingua, tecnica s’intende.
Questo pur avendo ognuno dei 5 Comuni il “suo” PGT, fino a questo punto non si è arrivati, ma sembra cogliere un certo rimpianto di non averlo fatto. I 4 tecnici (l’Arch. Gherardi lavora sia per Cazzano che per Gandino), dovranno incontrarsi, tenersi in contatto. E proprio da loro, cogliendo l’atmosfera collaborativi, è uscita, durante la riunione, la provocazione: “Ma scusate, perché non fate un Comune unico?”. I Sindaci si sono guardati, il percorso in effetti andrebbe affrontato, le economie di scala (come si chiamano in questo caso i risparmi di personale e mezzi) sarebbero consistenti ecc. ecc. Ma poi chi va a raccontarlo ai cittadini e farglielo capire? Va beh, era solo una provocazione.
Musica per le orecchie di Imberti, il Sindaco di Casnigo, che aveva lanciato l’idea un mese fa sul nostro giornale. Ma torniamo alla riunione. Oltre ai punti citati l’unione dei 5 è arrivata a iniziare un monitoraggio comune sulle aree industriali dimesse. Non ci sono in Valgandino al momento (purtroppo?) richieste di aree industriali e nemmeno di una grossa espansione residenziale. Ma conoscere l’esistente e metterlo in… comune è già predisporsi a future esigenze.
Infine anche un progetto comune (da avviare) per il risparmio energetico. Come si vede prove tecniche di Comune unico. Cadono le Comunità Montane, la prossima Finanziaria le abolisce, con l’indicazione che le Regioni possono sostituirle, ridefinirle o privilegiare le Unioni dei Comuni, primo passo verso il Comune unico. Anche perché, dopo questa riunione dei 5, insieme alle altre iniziative già in atto per il Distretto del Commercio, le sinergie sono già in atto.

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