Onoreficenza ebraica per gandinesi eroici

DOMENICA 27 NOVEMBRE

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Data pubblicazione: 

02/12/2005
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Si è svolta domenica 27 novembre, presso il Salone della Valle a Gandino, la cerimonia per la consegna ufficiale dei riconoscimenti di "Giusti fra le Nazioni" che lo Stato d’Israele ha assegnato ad alcuni gandinesi che hanno offerto aiuto e ospitalità agli ebrei perseguitati nel corso della seconda guerra mondiale.

«Giusti fra le Nazioni» è l’unico riconoscimento che lo Stato d’Israele assegna ed è destinato a coloro che si sono opposti all’Olocausto. E infatti la motivazione recita semplicemente: «Per l’aiuto reso a persone ebree durante il periodo dell’Olocausto mettendo a rischio la propria vita».

L’Istituto per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto Yad Vashem è stato istituito dal Parlamento Israeliano nel 1953 al fine di commemorare i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori, tramandando la memoria dell’Olocausto alle future generazioni affinchè il mondo non ne dimentichi l’orrore e la crudeltà.

I compiti principali di Yad Vashem sono la commemorazione e la documentazione degli eventi dell’Olocausto, la ricerca e l’educazione.

Il massimo onore è andato alla memoria di Bortolo e Battistina Ongaro, di Vincenzo Rudelli (già sindaco di Gandino), Giovanni Servalli, Francesco Lorenzo e Maria Chiara Carnazzi Nodari.

I loro nomi con fotografie saranno inseriti sulla "Parete d’onore dei Giusti" presso Yad Vashem a Gerusalemme. A perorare la citazione per i gandinesi è stata la signora Marina Löwi, attualmente residente negli Stati Uniti e ospitata da bimba insieme alla madre e al fratello dalla famiglia Ongaro.Marina Löwi ha scritto un messaggio, letto nel corso della consegna delle onoreficenze, nel quale ha rinnovato commossa il ringraziamento eterno suo e della sua famiglia per quanto le famiglie gandinesi hanno fatto durante la guerra.

Per la consegna dei riconoscimenti è intervenuto il dottor Shai Cohen, consigliere dell’Ambasciata d’Israele a Roma, che ha dato lettura delle motivazioni e tracciato un quadro storico della vita dello Stato d’Israele e sottolineato la necessità di ricordare.

Il Sindaco di Gandino Gustavo Maccari ha fatto gli onori di casa e al suo fianco erano presenti il Presidente della Provincia Valerio Bettoni, il presidente della Comunità Montana Valle Seriana Bernardo Mignani e il Comandante della locale stazione Carabinieri, maresciallo Giovanni Mattarello.

Molto folta la partecipazione di cittadini gandinesi.

Il premio in memoria dei coniugi Ongaro è stato ritirato dal figlio Giuseppe, quello in memoria di Vincenzo Rudelli dalla figlia Margherita, quello in memoria di Giovanni Servalli dai figli Maurizio e Franco e quello in memoria dei coniugi Carnazzi-Nodari dal nipote Mons. Giovanni Carnazzi.

Già nel 1948, nel terzo anniversario della Liberazione, gli Ebrei profughi a Gandino (si calcolano in almeno una sessantina) consegnarono all’allora Sindaco Zilioli una pergamena di ringraziamento, ancor oggi esposta presso il Municipio (nell’immagine).

In particolare si legge: " …gli Ebrei che in questo Comune ebbero rifugio e il bene supremo di salvare la vita, ricordano con commossa riconoscenza e perenne gratitudine quanti tra i generosi abitanti di questo Comune furono loro prodighi di cure e di aiuti, spesso a rischio di compromettere per sempre il loro stesso avvenire. Possa tale nobile esempio in questo mondo ancora travagliato da odi inumani e sconvolto da chi antepone tuttora l’interesse alla morale, essere di monito ai presenti e da guida alle generazioni future".

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