Non solo solista. La chitarra protagonista a Gandino

Festival internazionale. Sabato il via con Karl K. Koch, poi il Trio di Carlo Aonzo, chiudono gli Acoustic Strawbs

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19/10/2016
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Il trio di Carlo Aonzo l’11 novembre alla biblioteca di Gandino
Il trio inglese Acoustic Strawbs il 24 novembre a Gandino

Alla quinta edizione, il Festival internazionale della chitarra di Gandino aggiorna in qualche misura l’indirizzo. La chitarra non è soltanto solista ma è anche nelle mani di chi accompagna e dunque ha un ruolo ritmico, non certo di secondo piano. Del resto, esistono chitarristi ritmici che fanno la differenza anche in materia di «guitar music».
Detto questo, ecco il programma. In tutto sono tre gli appuntamenti, sempre nel centro seriano.

Si comincia sabato all’auditorium Maconi (nella casa parrocchiale) con il concerto di Karl K. Koch, stilista polacco che propone un viaggio nel cuore della musica slava. Si continua l’11 novembre, alla biblioteca comunale Brignone con il trio di Carlo Aonzo, mandolinista di ventura, e si chiude il 24 novembre, sempre in biblioteca, con l’esibizione del trio inglese Acoustic Strawbs. I primi 2 concerti sono a ingresso gratuito, l’ultimo prevede un biglietto (10 euro). Per tutti l’inizio è alle 21.

Nell’arco delle precedenti rassegne si è privilegiato il discorso solistico, stavolta l’orizzonte si allarga grazie alla presenza di due formazioni. Il trio degli Strawbs, con Dave Cousins, Dave Lambert e Chas Cronk garantisce agli appassionati un salto indietro nel tempo, nel mito del folk-rock inglese di maniera. Tutti e tre i chitarristi in questione hanno dalla loro esperienze giocate in diversi ambiti, oltreché nel gruppo storico che li ha visti protagonisti per tante stagioni.
L’avventura degli Strawbs non si è ancora conclusa, anche se i tre non disdegnano di girare per l’Europa e le Americhe con questa formazione chitarristica, diciamo più leggera e folksy. Il trio di Carlo Aonzo vede alla chitarra Lorenzo Piccone, mentre Luciano Puppo tiene nelle mani l’albero motore della formazione, il contrabbasso. Il leader è un maestro mandolinista, insegnante di fama internazionale. Con il suo strumento popolare conduce il trio verso musiche che spaziano dal jazz delle origini alla tradizione della musica italiana, senza disdegnare qualche concessione al repertorio classico e al gran bagaglio della musica latina. L’ultimo lavoro del terzetto titola «A Mandolin Journey» e propone un viaggio privilegiato, condotto dallo strumento che ha portato Napoli in giro per il mondo, emblema di certa tradizione musicale italiana. Non a caso in questo viaggio ideale si parte dalla città vesuviana per approdare in America, spaziando così dalle canzoni popolari degli Anni Cinquanta allo swing, al blues, al gospel, alle radici del jazz.
A dispetto del nome, Karl K. Koch è nato a Torino, anche se la famiglia è polacca. Chitarrista acustico, compositore, suona da quando aveva 9 anni e compone da quando ne aveva 13. Ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta, ascoltando i grandi dello strumento e dunque si è costruito uno stile suo in massima libertà. Ricercatore appassionato, ha approfondito la sua conoscenza del repertorio strumentale radicato nella storia degli slavi del XIX e XX secolo. Le composizioni sono nate per pianoforte e quartetto d’archi, ma Karl le traspone per la sola chitarra acustica, dando misura di una tecnica esemplare, ma soprattutto di una musicalità fuori dal comune.

Autore: 

Ugo Bacci

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