L’esperienza di Silvio Tonelli: da Gandino al Perù

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Data pubblicazione: 

07/10/2005
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E’ ripartito alla fine di Agosto, dopo alcuni mesi di meritato riposo a Gandino, Silvio Tonelli.

Silvio vive da 7 anni in Perù, volontario del Gruppo Operazione Mato Grosso, e da alcuni anni lavora a Llamellin, un paese di circa 2500 abitanti che si trova a 3300 metri di altezza sulle Ande peruviane. Silvio ha lasciato il tranquillo alvoro di geometra e si è buttato in una grande avventura ricca di umanità.

Nel corso della sua permanenza Silvio ha tenuto alcuni incontri per illustrare la sua attività.

Il Gruppo Operazione Mato Grosso è stato fondato da Padre Ugo, un prete salesiano originario della Valtellina che, ancora oggi, opera in Perù. Al gruppo hanno aderito, nel corso degli anni, parecchi volontari laici ed anche alcuni sacerdoti, tra cui Padre Giorgio, il parroco di Llamellin. Silvio, con altri volontari, affianca l’attività di questo sacerdote.

La casa parrocchiale di Llamellin ha la porta sempre aperta ed una volontaria ascolta ed aiuta chi vi si reca ad esprimere i suoi bisogni, oppure semplicemente a cercare una parola amica. Altri volontari si occupano dei bambini di Llamellin. Lì, come del resto in tutto il Perù, le famiglie sono numerose e non sempre si riesce a provvedere ai molti figli. Così Padre Giorgio ha fatto costruire l’oratorio dove, ogni domenica, i bambini si recano, spesso con tutta la famiglia, per pregare, giocare e pranzare insieme, "dovevate vedere con che appetito i bambini mangiavano la minestra, fumante nelle scodelle". Non manca però, a Llamellin, l’attenzione per i ragazzi più grandi, che si manifesta nella "Scuola di Don Bosco" dove una sessantina di ragazzi impara il mestiere di falegname . I mobili prodotti in questa scuola sono venduti anche in Italia e fatti conoscere attraverso le mostre, una delle quali si è svolta, a luglio, a Vertova con grande successo. Una scuola per le ragazze, invece, insegna loro a lavorare al telaio. In Perù c’è poco lavoro e così Padre Giorgio ha trovato il modo per impiegare, almeno per alcuni mesi all’anno, i padri di famiglia in una serie di attività necessarie in parrocchia (lavori di muratura, cura dell’orto…). Lo stipendio viene dato per la metà in denaro e per il resto in viveri (raccolti con le varie raccolte viveri, come quelle che si svolgono nei vari paesi della Valgandino). Con questi viveri si aiutano anche gli anziani, le ragazze madri, le persone in difficoltà. A Llamellin alcuni volontari sono impegnati anche nella cura dei bambini orfani e abbandonati. Insomma…ci sono un sacco di attività in questo piccolo paese del Perù, dove Silvio offre ogni giorno il suo aiuto nella scuola di falegnameria o nel coordinare il lavoro degli uomini.

Fa tutto questo con gioia anche se, lo ammette lui stesso, vivere da volontario costa non pochi sacrifici "a volte non hai in tasca neppure i soldi per andarti a bere una birra al bar!".Ma volete mettere la soddisfazione??

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