Gandino: la prima pietra dell’Oratorio

Martedì 28 giugno

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Data pubblicazione: 

01/07/2005
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"Nell’anno del Signore 2005 il giorno 28 di giugno, sotto il pontificato di Benedetto XVI, il vescovo di Bergamo Mons. Roberto Amadei, dopo aver invocato la benedizione di Dio e l’intercessione della Madonna, dei Santi Patroni e di S. Giovanni Bosco, pone la prima pietra del nuovo Oratorio. Sono presenti il prevosto della Parrocchia di S. Maria Assunta don Emilio Zanoli, il curato don Andrea Mazzoleni, i sacerdoti di Gandino e del Vicariato, numerosi fedeli". E così l’oratorio che ha 100 anni (prima pietra il 25 marzo 1905), riparte di nuovo. Già parzialmente agibile nel 1906, il 29 gennaio 1911 veniva benedetta la nuova chiesa del Sacro Cuore.

L’anno 1926 segna una data importante poiché l’Oratorio viene ampliato con la realizzazione di due corpi edilizi adiacenti alla chiesa: il primo verso nord con destinazione di laboratorio e stamperia, il secondo verso sud, interposto tra la chiesa e la sala cinematografica, quale abitazione del curato.

Nel 1951 ristrutturazione della sala cinematografica, che sarà oggetto di ulteriori interventi di riqualificazione negli anni 1963 e 1966.

Negli anni 1967/1968, su progetto dell’ing. Pietro Servalli di Gandino, viene realizzata la palestra posta a confine con il lotto posto a nord, sul quale insiste l’edificio scolastico elementare. Ancora nel 1967 lo stesso progettista, dopo aver demolito la porzione terminale dell’edificio che corre parallelamente alla strada, oltre la sala cinematografica, realizza le nuove aule di catechismo. La stessa operazione di demolizione e ricostruzione interessa, tra il 1980/1981, la porzione di fabbricato contiguo alla chiesa, verso sud, destinata a piano primo all’abitazione del curato: progettista dell’opera è l’ing. Pietro Servalli.

Nel 1987 viene demolito e ricostruito, a firma dell’arch. Massimo Moro con studio in Gandino, l’edificio a nord della chiesa, riproponendone volume e planimetria. Negli anni successivi si interviene con manutenzioni straordinarie sugli edifici e sugli spazi esterni di pertinenza. La disorganicità del complesso pesa nella gestione funzionale e, anche su sollecito del vescovo Mons. Amadei, durante la visita pastorale alla Chiesa di Gandino nel 1997, si comincia a pensare ad una riqualificazione complessiva della struttura. Viene pertanto costituita una commissione, presieduta dal prevosto don Emilio Zanoli e dal curato don Massimo Locatelli, che elabora soluzioni diverse capaci di dare risposta alle esigenze pastorali e funzionali.

Tra una rosa di professionisti viene scelto l’arch. Fabrizio Bertocchi con studio a Nembro; a questi viene affidato l’incarico di elaborare un progetto rispondente alle indicazioni precisate dalla commissione di lavoro. Nella notte del 29 febbraio 2000 un violento incendio devasta la sala cinematografica e danneggia seriamente le aule di catechismo.

Il progetto faticosamente delineato viene messo in discussione. Tra le varie ipotesi di lavoro si delinea anche quella di una demolizione radicale dell’intero corpo adiacente alla via pubblica, posto a sud della chiesa. Quest’ultima soluzione viene scelta a larghissima maggioranza dalla comunità di Gandino convocata in data 16 novembre 2000. La predisposizione del nuovo progetto, ma principalmente le complesse procedure burocratiche, allungano i tempi d’inizio dei lavori, notificato al Comune di Gandino in data 29 novembre 2004; tuttavia il verbale di consegna dei lavori alla Impresa Poledil S.r.l. di Trescore Balneario è del 17 gennaio 2005.

Il progetto prevede anche la realizzazione di strutture a supporto delle attività sportive, su progetto del geom. Mario Zenoni di Gandino, facente parte del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia.

Nel mese di gennaio del 2005 viene demolito per intero il corpo di fabbrica posto a sud della chiesa, lasciando in essere, come richiesto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e ambientali di Milano, la quinta di inizio 1900, caratterizzata da finestre a bifora del piano primo.

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