Elvis da Gandino, promessa della Finanza ma studia in Irlanda

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Data pubblicazione: 

02/01/2017
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Elvis Vlcek ha 24 anni: ora studia a Waterford, in Irlanda

Un’innata passione per il mondo della finanza, che ha trovato all’estero opportunità che l’Italia, purtroppo, nega. Elvis Vlcek, a dispetto del cognome di origine cecoslovacca, è un ventiquattrenne di Gandino, premiato in Irlanda dalla «School of Business » dell’Institute of Tecnology di Waterford, una cittadina di circa 50 mila abitanti nell’area sud-orientale dell’isola, di cui è probabilmente la città più antica. Dopo aver collaborato per un breve periodo con mamma Marika Ghirardelli nella conduzione di un avviato locale a Gandino, Elvis dal 2013 si è appassionato alla borsa e alla finanza.

«Da autodidatta investii i primi spiccioli – spiega Elvis da oltremanica dove vive – sull’entrata in Borsa di Moncler e successivamente su Twitter che pure si era affacciata da poco alla quotazione ufficiale. Nel primo caso ci rimisi qualche euro, mentre nel secondo ottenni un valore più che raddoppiato in appena due settimane grazie alla forza del brand, nonostante il conto economico di Twitter non fosse in profitto». Fu una molla che motivò la ripresa degli studi, sino al diploma in Servizi commerciali in Val Seriana.

Domanda e opportunità

«Feci domanda – aggiunge – per università in Irlanda e Scozia, dove si parla inglese ed è concreto il sostegno governativo. La frequenza all’Waterford institute of technology (Wit) comporta circa 3.000 euro annui, inoltre si ha diritto a un sussidio basato sul reddito, che può addirittura coprire non solo il costo di frequenza, ma anche le spese per l’affitto. Lo stesso avviene in Scozia, e fa la differenza». A colpire Elvis sono le opportunità che in Irlanda paiono più concrete di quelle offerte dal Bel Paese. «Molte società vengono a fare presentazioni in sede – sottolinea – che diventano opportunità per stage e consigli molto utili. Personalmente ho frequentato uno stage in State Street in Polonia, il più grande fornitore di servizi finanziari per fondi di investimento al mondo. I rappresentanti della società vennero in università, ci fu anche la possibilità di fare un finto colloquio con un addetto alle risorse umane. Trovare lo stage al primo anno sembrava impossibile, ma lavorando anche 12 ore al giorno la sfida diventa appassionante: ho ricevuto un premio che viene assegnato al miglior 5% degli studenti della Business School e ho compreso che la meritocrazia è reale».

La startup

Elvis ha lavorato anche alla creazione di un sistema di trading automatizzato che può essere usato in real time. «La tecnologia è decisiva nel banking moderno e negli investimenti – aggiunge –, ma qui si lega a ogni ramo di studi, compresi arte e cucina». All’Institute Tecnology di Waterford è attivo anche un incubatore di impresa, Arc Lab, oppure gli studenti si organizzano in piccoli «Club», dove perseguono interessi comuni con obiettivi concreti. «Quest’anno – spiega Elvis – ho fondato un club che si chiama “Start Up Idea Lab”. Vuole essere un incubatore di idee, che non solo offre assistenza, ma anche servizi a chi ha una bella idea e non sa come svilupparla. Ora siamo sei membri, con studenti in ingegneria e programmazione. Entusiasma la voglia di fare e crescere in team».

Valori che Elvis, in attesa di un nuovo stage nel 2017, conta di riportare un giorno in Italia. Le buone idee e l’intraprendenza non conoscono confini.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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