Coprifuoco a Gandino Lega… controcorrente

SARA BONAZZI SI DISSOCIA DALLA LEGA

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Data pubblicazione: 

02/12/2005
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Ha creato scompiglio a Gandino, a inizio novembre, la questione relativa ai rumori provocati dai clienti all’esterno del Pub Controcorrente di via Cav. Vittorio Veneto.

La questione è in essere da diversi anni, e le prime segnalazioni dei vicini al Comune risalgono al 2001, quando fu inviato un dettagliato rapporto al sindaco Marco Ongaro. Nel 2002 la questione è stata riproposta all’attenzione del neo sindaco Gustavo Maccari, che ha convocato i vicini e i titolari del Pub per trovare una soluzione.

Da questi incontri sono scaturite due ordinanze (la nr. 75 del 25 luglio 2002 e la nr. 54 del 30 giugno 2003) che sostanzialmente obbligano il Pub Controcorrente ad asportare dalla veranda in fregio alla via Cavalieri di Vittorio Veneto sedie, panche e tavoli ogni giorno dalle ore 22.00 alle ore 8.00 e di non somministrare in detta area e detti periodi alimenti e/o bevande.

Quest’anno, in particolare nella stagione estiva, i vicini hanno risollevato la questione ritenendo che le prescizioni delle ordinanze non venissero rispettate e il Sindaco ha concordato con le parti che fosse richiesto l’intervento dell’ARPA, organismo tecnico deputato ad accertare la sussistenza o meno delle violazioni di legge in materia di inquinamento acustico.

In data 18 agosto l’Arpa ha trasmesso al Comune la propria relazione, che ha messo in evidenza il superamento dei limiti di emissione sonora in ogni punto di rilevamento e la violazione delle prescrizioni dell’ordinanza nr.54 del 30 giugno 2003.

Il Comune ha per questo inviato in data 30 agosto la "Comunicazione di avvio del procedimento: adozione provvedimenti contingibili e urgenti" al Pub Controcorrente, con esplicito ordine di rispettare le prescrizioni. L’intervento della Vigilanza Urbana è stato un fatto conseguente.

Rispetto a questa materia la Lega Nord Padania ha diffuso un manifesto di particolare impatto (vedi immagine) cui ha però fatto seguito una lettera di Sara Bonazzi, consigliere dello stesso gruppo e candidata sindaco delle ultime elezioni.

Di fatto la questione del "Coprifuoco" pur nella sua semplicità, ha chiarito (come il nostro giornale aveva anticipato quasi un mese fa) come nel Carroccio sia iniziata la resa dei conti, e forse Ongaro dovrà adeguarsi a qualche… Consiglio.

Ed ecco la lettera di sara Bonazzi indirizzata al Sindaco di Gandino, al segretario della Lega Nord e al capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Gandino. L’oggetto è "Manifesto della Lega Nord Padania, coprifuoco a Gandino" Una sigaretta non la si nega neppure a un condannato a morte!

E’ questo il primo pensiero che mi è volato in mente leggendo l’ultimo sopracitato manifesto della Lega Nord. Se l’ex Ministro della Salute Sirchia ha imposto il divieto di fumare nei locali pubblici, come si fa a negare il fumo all’esterno degli stessi quando il gestore non ha provveduto a riservare appositi spazi per i fumatori all’interno?

Se non fosse per quel piccolo particolare che indica un bar specifico, mi sarei fatta una risata e avrei proseguito oltre, liquidando il tutto come una prova di satira politica, fatta, a mio avviso sbagliando, da politici e non da comici, ma senza dubbio efficace.

Il problema vero non sta nella dipendenza dal fumo dei clienti del Bar, né nell’intransigenza del vigile Bonazzi: sa bene sig. Sindaco che i vicini la accusano del contrario, cioè di non aver fatto abbastanza per evitare che il problema degenerasse a tal punto da sentirsi insultati dai clienti del Bar ed invitati a vendere la propria casa per permettere a loro di continuare a discutere animatamente tutto il giorno sui risultati della partite di scopa.

Perché questa era ormai diventata la libertà dei clienti del Bar (per la verità di pochi soltanto): chi aveva torto doveva aver ragione e chi aveva ragione doveva aver torto.

Bene hanno fatto i vicini a rivolgersi ad un giudice per ristabilire la legalità, invitando Lei, sig. Sindaco ad essere inflessibile sul rispetto dell’ordinanza che vieta di mantenere panche e tavoli sulla veranda, dalle 22.00 alle 8.00 (mai si parla di vietare il fumo di sigaretta), fino a quando non si sarà provveduto almeno a ridurre l’inquinamento acustico.

Mi preme sottolineare che la giurisprudenza in materia di disturbo della quiete pubblica (art. 659 c.p.) ritiene che "la potenzialità lesiva dei rumori non deve incidere su di un numero rilevante di persone, ma è sufficiente che arrechi disturbo alla generalità di coloro che sono o si trovano a diretto contatto con il luogo ove i rumori si verificano".

Il resto lo conosce bene anche Lei, pertanto concludo dissociandomi dal manifesto della Lega Nord Padania che rappresento a tutt’oggi in Consiglio Comunale, sperando invece che molti vicini di altri Bar di Gandino, se si trovano nelle medesime condizioni, seguano l’esempio di quelli del Bar Al Parco, così la legge del più forte ed arrogante verrà sconfitta e nessuno, Sig. Sindaco, potrà paragonarla, per questo problema, ad un "fuorilegge".


Sara Bonazzi


P.S. Altro che "roba da striscia la notizia", questa è soltanto roba di buona educazione e di rispetto degli altri.

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